Galatina: la vera ‘capitale’ del pasticciotto in Salento è bella da sembrare dipinta
Galatina: la vera ‘capitale’ del pasticciotto in Salento è bella da sembrare dipinta
Beatrice Ventura

Immersa nel cuore del Salento, a una trentina di minuti da Lecce, si svela Galatina, un gioiello che incanta per la sua straordinaria concentrazione di chiese barocche e per aver dato i natali al celebre pasticciotto. Benché apprezzata meta turistica, Galatina conserva un fascino autentico, lontano dal turismo di massa. Scopriamola insieme!
Il nostro viaggio inizia da Piazza San Pietro e Paolo, animato fulcro della vita notturna locale, costellato di bar e locali e dominato dall'omonima chiesa. Eretta nel 1633, la chiesa sfoggia una sfarzosa facciata barocca in pietra leccese, ornata da diverse statue, tra cui spicca l'Immacolata Concezione al centro. L'interno, suddiviso in tre navate, custodisce pregevoli affreschi sulla volta che narrano episodi della vita di San Pietro.
Ci addentriamo poi nel suggestivo centro storico, un labirinto di antichi vicoli, intimi cortili e portali scolpiti nella calda pietra leccese. Qui incontriamo la Torre dell'Orologio, eretta dopo l'Unità d'Italia, e l'antico Sedile, un tempo sede dell'amministrazione della giustizia.
Imperdibile è la Chiesa della Madonna del Carmine, la cui storia è indissolubilmente legata all'ordine monastico dei Carmelitani, giunti a Galatina nel 1618. Dopo una prima cappella, il monastero fu ampliato nel 1674, ma Chiesa subì un crollo nel 1719 e fu ricostruita nel 1724. I lavori del convento proseguirono fino al 1795. Con la soppressione dell'ordine nel 1809, l'edificio fu trasformato in Ospedale Civile. Anche questa chiesa è un fulgido esempio di stile barocco.
Concludiamo il nostro itinerario spirituale con la singolare Basilica di Santa Caterina d'Alessandria. Voluta da Raimondello Orsini del Balzo nel 1383 e completata nel 1391, la basilica fu affiancata dalla costruzione del monastero Orsiniano e dell'antico Ospedale, oggi Palazzo Orsini. Lo stile architettonico è una raffinata fusione di Romanico pugliese e Gotico, arricchita da influenze bizantine e normanne. La facciata, in puro stile romanico, presenta tre portali riccamente decorati e un imponente rosone. L'abside ottagonale, aggiunto nel 1460, segue lo stile gotico-pugliese, con alte finestre strombate e colonne polistili. Questa armonia stilistica rende la Basilica una delle chiese più uniche del Sud Italia.
Cosa mangiare a Galatina.
Una menzione speciale va al pasticciotto. La leggenda narra che questo celebre dolce pugliese vide la luce proprio qui nel 1745, nel laboratorio della famiglia Ascalone. Si tratta di un goloso scrigno di pasta frolla che racchiude un cuore cremoso di crema pasticcera, cotto al forno fino a doratura.
Grande onore anche per la pasta fatta in casa: tra i primi piatti spiccano le sagne 'ncannulate al sugo, le tradizionali orecchiette e i maccheroni, tutti rigorosamente lavorati a mano.
Delizioso è poi il ciceri e tria: una ricetta antica che vede protagonisti i ceci, cotti lentamente in un tegame di terracotta, accompagnati da pasta fresca, spesso arricchita da una parte fritta per un piacevole contrasto di consistenze. Sul fronte dei secondi, troviamo il purpu alla pignata, una specialità salentina in cui il polpo, tagliato a pezzi, cuoce lentamente in un sugo ricco e saporito, e i pezzetti di cavallo, teneri bocconi di carne equina stufati in un sugo intenso e speziato, dal gusto deciso e avvolgente. Concludiamo questo viaggio nel gusto con il rustico, un invitante fagottino di pasta sfoglia farcito con besciamella, mozzarella, pomodoro e pepe, ideale come spuntino o antipasto.