Monteruga, il borgo “fantasma”
Monteruga, il borgo “fantasma”
Beatrice Ventura

Nel cuore della provincia di Lecce, in Puglia, si cela Monteruga, un minuscolo borgo fantasma che esercita un fascino magnetico sui visitatori. Questa città abbandonata custodisce un'atmosfera sospesa nel tempo, con i suoi edifici fatiscenti che narrano storie di una vita passata: appartamenti silenziosi, una chiesa spoglia e persino un intero ospedale in rovina. Un tempo vivace comunità di circa 800 anime, Monteruga oggi accoglie solo i fantasmi dei suoi antichi abitanti, attirando ogni anno numerosi appassionati di luoghi abbandonati.
La storia di Monteruga: dalla prosperità all'oblio
Monteruga vide la luce in epoca fascista, un periodo di fervore agricolo nel Salento, caratterizzato dalla nascita di numerose masserie e aziende agricole volte all'autosufficienza del paese. Il borgo fu specificamente progettato per ospitare i lavoratori impiegati nelle vaste coltivazioni di tabacco circostanti, offrendo loro tutti i servizi essenziali: abitazioni, piazze, una chiesa e persino una struttura ospedaliera.
Tuttavia, con il declino della coltivazione del tabacco, la comunità di Monteruga iniziò lentamente a spopolarsi. Gli abitanti, un tempo circa ottocento, abbandonarono gradualmente le loro case, lasciando il borgo al suo destino di città fantasma.
Come visitare Monteruga: un'esplorazione nel silenzio
L'accesso a Monteruga è libero e non richiede biglietti o prenotazioni. Il borgo è facilmente raggiungibile in auto, con possibilità di parcheggiare proprio all'ingresso. Il percorso più agevole per accedere è seguendo la strada principale indicata su Google Maps. Un secondo ingresso, sebbene esistente, è vivamente sconsigliato a causa di un lungo tratto sterrato di circa 3 chilometri in cattive condizioni.
La proprietà attuale del borgo rimane incerta e gli edifici versano in uno stato di estremo degrado. Pertanto, è vivamente consigliato di evitare di entrare all'interno delle strutture per ragioni di sicurezza.
Cosa vedere a Monteruga: un tuffo nel passato
Giungere a Monteruga, uno dei siti di urbex più famosi d'Italia, suscita un'emozione intensa. L'atmosfera surreale della piazza abbandonata evoca scenari post-apocalittici cinematografici. Sembra che la vita si sia interrotta improvvisamente e che la natura stia inesorabilmente reclamando i suoi spazi.
Passeggiando per le strade silenziose di questo borgo dimenticato nel Salento, si possono scorgere diversi luoghi, la maggior parte accessibili dall'esterno. Pur nella loro precarietà, questi scorci offrono uno sguardo affascinante su un passato recente. Ecco alcuni dei luoghi più suggestivi da osservare a Monteruga:
- Chiesa di Sant'Antonio Abate: situata proprio al centro della piazza, testimone silenziosa della fede della comunità.
- Campo da bocce: un'eco di momenti di svago e socialità.
- Le case dei contadini: alcune conservano ancora tracce del quotidiano, come letti e armadi.
- Caserma: simbolo di un'organizzazione sociale ormai dissolta.
- Scuola: dove un tempo risuonavano le voci dei bambini.
- Stabilimento vitivinicolo e Frantoio: testimoni dell'attività agricola che animava il borgo.
- La piazza principale: dominata da imponenti palme che svettano verso il cielo.
Monteruga si trova in una posizione strategica tra i comuni di Veglie, San Pancrazio Salentino e Avetrana. Raggiungerla in auto richiede un po' di attenzione, poiché le indicazioni stradali sono scarse. Tuttavia, impostando il navigatore con Google Maps, dopo aver percorso alcune strade sterrate, ci si ritrova immersi nell'atmosfera unica di questo luogo dimenticato dal tempo.